venerdì 17 febbraio 2017

I 3 finali più soddisfacenti delle serie tv

I Quattro finali più soddisfacenti delle serie tv 


Una delle mie passioni più grandi: guardare telefilm. Adoro seguire una storia che possa durare nel tempo e che mi possa lasciare spesso quella sensazione di suspense e il fiato sospeso da una puntata all'altra.
Ho deciso di stilare una classifica dei finali che ho trovato più soddisfacenti e coerenti con lo spirito e la trama della serie. (QUESTO ARTICOLO CONTIENE SPOILERS DELLE SERIE CITATE, QUINDI NON PROSEGUIRE SE NON LE HAI FINITE)
-SCRUBS
Al primo posto, sicuramente colloco Scrubs. Ancora ricordo quei giorni in cui nelle pause studio, accendevo la tv, mi sintonizzavo su MTV e mi rilassavo con questa serie, che, oltre a far ridere davvero a voce alta (anche se si è soli), è anche capace di stimolare interessanti riflessioni sulla vita, la famiglia, l'amore e l'amicizia. 

Creata da Bill Lawrence e mandata in onda dal 2001 al 2009, la serie è una brillante commistione di surrealismo e workplace comedy in ambiente ospedaliero. 

Cast Fantastico e personaggi particolari e unici nel loro genere, conosciuti persino da chi non conosce la serie. 

Nell'ultima puntata JD, il protagonista, lascia per sempre il Sacro Cuore, l'ospedale in cui è iniziato tutto. Durante il suo ultimo giorno riesce a soddisfare i suoi ultimi due desideri: abbracciare il dr. Cox, suo mentore, e farsi dire il vero nome dell'inserviente (sebbene si tratti dell'ennesimo inganno inflittogli dallo stesso). 

Però, la vera chicca dell'ultima puntata è l' ultima fantasia di Jd, ovvero i pensieri folli e stravaganti del protagonista che spesso vengono messi in scena e raffigurati nella serie. Nella sua fantasia vede il suo futuro come proiettato al cinema.
 Vede il matrimonio tra lui e la sua adorata Elliot, lui e Cox che diventano amici e il figlio che lui e Elliot avranno insieme. Le fantasie di Jd sono forse la parte distintiva della sitcom. 
Attraverso le sue fantasie possiamo vedere alcune delle scene più comiche e un modo più divertente e creativo di vedere il mondo.   

La parte migliore del finale è proprio l'aver ripreso un pretesto comico presente per tutta la serie, ovvero le fantasie di Jd, per realizzare un alternativo, commovente e unico finale. 


2. Breaking bad


Qui lo scenario cambia totalmente. 
Stavolta il genere è thriller-drammatico. La serie è stata creata da Vincent Gilligan e mandata in onda dal 2008 al 2013.
Walter White è un chimico insoddisfatto della sua vita. Tra i numerosi problemi in campo lavorativo, economico e familiare, si aggiunge la notizia del cancro che gli viene diagnosticato. Quest'ultima notizia e il casuale incontro con Jesse Pinkman, un suo ex studente, che adesso è uno spacciatore, lo portano a prendere la decisione di cucinare metanfetamina. Vedendo le sue straordinarie capacità, decide di conquistare il mercato della droga. 


Gli aspetti che hanno reso il finale così perfetto sono:

  1. -La cura dei dettagli;
  2. -La chiusura di tutte le sottotrame senza lasciare nulla in sospeso e non risolto;
  3. -Nessuna esagerazione(la cosa che temevo più di tutte);
  4. -Quel senso di liberazione che proviamo insieme al protagonista quando muore. In un certo senso si chiude un ciclo che sapevamo si sarebbe dovuto chiudere in qualche modo e sapevamo che non poteva avvenire con un lieto fine per lui;
  5. -Non proviamo empatia solo per il protagonista ma anche per Jesse che finalmente scappa per poter ricominciare da capo, o per lo meno lo si spera;
  6. -La spettacolarità del  "piano" ideato da Walter nel finale lascia semplicemente a bocca aperta.

3. Lost

Lost, serie tv statunitense creata dal trio J.J Abrams, Damon Lindelof, Jeffrey  Lieber. Il genere è di avventura e fantascienza, però sono tanti i momenti "drammatici" ed emozionanti, oserei dire "travolgenti", presenti lungo tutto il telefilm. 
Un aereo di una compagnia australiana si schianta su un'isola. Mentre aspettano i soccorsi, i "Losties" provano a sopravvivere con le risorse dell'isola. Essa non sembra essere deserta, come pensavano i superstiti, ma piuttosto un teatro di eventi inspiegabili e misteriosi che metteranno alla prova i nostri protagonisti.
La particolarità del telefilm giace anche nell'analisi delle storie e segreti che caratterizzano tutti i personaggi della serie.
Il finale. Qualsiasi riassunto o opinione non sarebbe abbastanza esaustiva per una serie longeva e complessa come questa.
OPINIONI.
Molti sono rimasti delusi dal finale, perchè non lo consideravano all'altezza del resto della serie, altri perchè non l'hanno pienamente capito.
Per esempio, è stata smentita dagli stessi autori del telefilm l'opinione secondo la quale i Losties sarebbero tutti morti dall'inizio.
Il tutto sta nel capire che ogni cosa è successa realmente, tranne gli avvenimenti del mondo parallelo, in cui non c'è mai stato il famoso incidente. Come spiega il padre di Jack, si tratta invece di un "limbo" che inconsciamente tutti i personaggi hanno costruito per potersi rincontrare alla fine della loro vita e per passare insieme all' "altro mondo".

Una delle cose che ho apprezzato del finale è l'aver smentito quella che sembrava l'unica certezza di tutta la serie: "Si vive insieme, si muore da soli". Una frase che sentiamo continuamente nel telefilm e che alla fine viene smentita con la frase detta dal padre di Jack: "No one does it alone".

Secondo aspetto che io ho apprezzato, ma che molti hanno criticato, è stato il finale troppo "sdolcinato", una romanticheria, per così dire. Io ammetto che non avrei pensato a un finale del genere, ma riflettendo attentamente, ho capito che sicuramente preferivo una speranza, un abbraccio finale, piuttosto che una fredda chiarificazione scientifica degli avvenimenti. Io ho sentito che le risposte sono state date.

In conclusione, mi preme dire che la serie tv e soprattutto il finale per me sono stati completi, un vero viaggio che lo spettatore compie insieme ai personaggi, vedendoli crescere, scoprire lati di sè nascosti. Il titolo era "Perduto", "lost" e io penso che l'obiettivo finale era proprio quello di ritrovarsi e trovare la via insieme.
Non pensate anche voi? 

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